Lo zolfo come correttivo

Il pH del terreno influenza l’entità e l’attività dei microrganismi, la trasformazione dell’Azoto organico sotto forma di nitrati, la velocità di assorbimento degli elementi fertilizzanti. Lo zolfo correttivo abbassa il pH del terreno e della soluzione circolante delle piante agevolando l’attività dei microrganismi, la nitrificazione dell’Azoto, la fissazione dell’Azoto nel terreno, il processo di fotosintesi clorofilliana e l’assorbimento degli altri fertilizzanti. Combatte le clorosi perchè libera tutti i microelementi bloccati nel terreno. Nei terreni salmastri agevola il dilavamento dei Sali. Nei terreni argillosi disgrega le zolle facilitando la permeabilita’ dell’acqua. La conseguenza di tutto ciò è un notevole risparmio del costo della concimazione, un anticipo della maturazione ed un incremento del rendimento  produttivo in termini di quantità e qualità.

LO ZOLFO COME NUTRIENTE

Gli elementi fertilizzanti forniscono il nutrimento alle colture ed in base alla quantità necessaria allo sviluppo delle stesse si classificano in:

Principali (Azoto, Fosforo, Potassio)

Secondari (Calcio, Magnesio, Zolfo)

Microelementi (Ferro, Manganese, Boro, ecc.)

Le colture assorbono notevoli quantità di zolfo, spesso nella stessa misura dell’Azoto ed in alcuni casi anche in misura maggiore. (Tabacco, Cavolo, Colza, Patate, Aglio). I vegetali non sono in grado di assorbire l’Azoto in forma organica ma sotto forma di nitrati. Per lo zolfo occorre il processo di trasformazione in solfato. Se vi è carenza di zolfo il metabolismo dell’Azoto è ostacolato e ciò comporta la necessità di impiegare quantità maggiori di Azoto, un rallentamento del processo di fotosintesi e crescita delle piante ed anche l’insorgere di clorosi. È un elemento fertilizzante e nutriente che occorre in quantità pari al Fosforo e al Potassio, fondamentale per la fisiologia della pianta, per la fotosintesi clorofilliana.

Lo zolfo è necessario per la formazione di due aminoacidi essenziali quali la Cistina e la Metionina che servono alla sintesi delle proteine da cui dipende il valore nutritivo dei prodotti agricoli ed è indispensabile per la formazione di due composti solforati quali la Tiamina e la Biotina costituenti essenziali rispettivamente delle vitamine B1 e e per la vitamina A.


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